“Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un’altra
realtà inesplorata che somiglia al sogno”
Quando ho visto per la prima volta i lavori di Susanna Strapazzini ho provato la fascinazione sconcertante di essere di fronte ad una personalissima metafora, coraggiosamente esibita. Mentre cerca di rappresentare gli altri l’artista racconta se stessa, la sua voglia di andare senza sapere dove, né come, né quando, ma, come si sa, l’importante non è la meta, che può essere imprevedibile, o addirittura
sfuggire, ma il viaggio in sé, il percorso. Luoghi e persone sono così trasformati da una
percezione suggestiva e appassionata, trasferiti in una dimensione sospesa tra realtà e
immaginazione, tra l’astratto e una dinamicità inarrestabile e sfuggente. (M.M)
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