Camminiamo tra gli alberi nel bosco
Io e il mio giovane figlio
Con passi solenni come in un tempio greco Sorretto da antiche colonne.
“Vedi? -gli dico- Gli alberi del bosco
con le loro chiome
Sorreggono la volta del cielo
E di notte abbracciano le costellazioni”.
Vadim mi stringe la mano e sorride,
Ripetendo con lieta meraviglia i nomi
Dei frutti, delle piante e dei fiori.
E intanto la luce attraversa il folto dei rami
Con piccoli dardi simili ai nostri bisbigli
Ai nostri sguardi d’intesa radiosi e furtivi.
Nel fitto dell’ombra le cinciallegre
Sostano a grappoli tra bacche dorate,
E ci segue lungo il sentiero un dolce profumo di rose.
“Ma il bosco, così intimo, umido, gonfio di gioia,”
Dice improvvisamente mio figlio
E gli si arrossano di piacere e pudore
I freschi pomelli delle gote,
“Non è forse come un grembo materno
Che accoglie e nutre la vita sempre nuova?”.
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